Regione Lazio - Incentivi alla creazione di impresa per la promozione dell’'occupazione - scad. 13 gennaio 2013

in

 POSSIBILITA' DI ACCEDERE DA PARTE DEI GIOVANI DEL TERRITORIO DELLA REGIONE LAZIO A FONDI MESSI A DISPOSIZIONE DELLA REGIONE PER AVVIARE NUOVE IMPRESE.
 Finalità

  • Incentivare l'auto impiego di lavoratori sul territorio laziale, per progetti di start up d'impresa o progetti di partecipazioni in imprese già esistenti.
  • Promuovere la creazione di posti di lavoro in favore di inoccupati, disoccupati e occupati in situazioni di precarietà, con particolare riguardo alle donne ad ai giovani e degli occupati a rischio di espulsione dal mercato del lavoro quali i soggetti percettori di trattamenti di Cassa Integrazione Guadagni e Mobilità.

 
Beneficiari
Possono presentare domanda:
a) individui inoccupati e disoccupati;
b) occupati con contratti di lavoro di tipo subordinato diversi dal tempo indeterminato o con contratti di lavoro a progetto, a condizione che abbiano un reddito da lavoro, effettivo o presunto, lordo annuo, con riferimento all’anno di presentazione della domanda, non superiore a € 30.000,00;
c) lavoratori subordinati a tempo indeterminato e determinato, ammessi ai trattamenti di CIGS ai sensi della legislazione ordinaria e straordinaria o Lavoratori subordinati a tempo indeterminato iscritti nelle liste di mobilità ai sensi della legge 223/91 e della legge 236/93;
d) lavoratori subordinati a tempo indeterminato o determinato, apprendisti o somministrati, soci lavoratori delle imprese cooperative compresi quelli in regime ex D.P.R 602/72 di cui all’art. 19, comma 8 della legge n. 2 del 2009, ammessi ai trattamenti cassa integrazione o in mobilità da legislazione in deroga.
All’atto della presentazione della domanda, i proponenti devono essere residenti nella Regione Lazio.
 
Ambito Territoriale
L’intero territorio della Regione Lazio.
 
Iniziative Agevolabili
A) 
Partecipazione in un progetto di investimento per lo start up di impresa;
Il progetto di investimento dovrà essere finalizzato allo start up di imprese costituite da soggetti beneficiari. Tuttavia nel progetto di investimento possano confluire investimenti privati (soci non beneficiari).
B) Successione per atto di cessione, anche a titolo gratuito, del complesso dell’azienda
Successione per atto di cessione, anche a titolo gratuito, del complesso dell’azienda con la possibilità di prevedere in un tessuto produttivo, come quello italiano, formato di micro imprese a conduzione familiare l’opportunità dei soggetti beneficiari di rilevare per intero le attività (imprese in essere) di genitori o parenti entro il 2° grado, tramite cessione, anche a titolo gratuito. Il contributo potrà essere concesso a fronte di un progetto di investimento che vale come piano di sviluppo dell’attività rilevata e non potrà in alcun modo essere destinato, in maniera diretta o indiretta, al pagamento di un corrispettivo per la cessione dell’attività pre-esistente.
 
C) Progetti di Spin off aziendale consistenti nell'aiutare l’aspirante o gli aspiranti imprenditori a trasformare un'idea, una potenzialità, un'opportunità produttiva, tecnologica o di mercato in una nuova impresa, partendo da impresa già esistente. In questo caso i soci beneficiari dovranno essere rappresentati per almeno 1/3 da individui in possesso di laurea magistrale o titolo equipollente.
 
Per Spin off aziendale si intende:

  • 1) creazione di una nuova impresa a partire da unità preesistenti (organizzazioni);
  • 2) generazione di una nuova sorgente di attività (nuova impresa autonoma, produzione di nuovo bene, utilizzo di nuovo processo o nuova tecnologia);
  • 3) presenza di misure di sostegno attivo da parte di un'organizzazione madre (attraverso cofinanziamento privato o partecipazione al capitale della nuova impresa, trasferimento di know how, cessione a titolo gratuito di diritti di brevetto o licenze).

 
Spese Agevolabili
Le voci di spese ammissibili sono distinte a seconda che vengano rendicontate in conformità alle regole del Fondo Sociale Europeo (F.S.E.) o in conformità alle regole del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (F.E.S.R.) in applicazione della clausola di flessibilità.
Spese rendicontate con le regole F.S.E., in conformità con il Regolamento (CE) 1083/2006, il
Regolamento (CE) 1081/2006, la D.G.R. 1509/2002 e la Circolare 2/2009 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
A) Risorse umane esterne:
spese per consulenze esterne di natura fiscale, contabile, brevettale, del lavoro direttamente connesse all’attività progettuale; sono escluse le spese di consulenza per la redazione del business plan.
C) Spese di funzionamento:
spese di costituzione
 dell’impresa quali:

  • parcelle notarili;
  • costi di apertura c/c dedicato all’operazione;
  • spese di registrazione della società.

spese di avvio dell’attività:

  • affitto locali direttamente connessi all’attività progettuale;
  • spese di registrazione del logo, marchio e simili;
  • spese varie di gestione (come spese di cancelleria e altre spese connesse con gli adempimenti amministrativi previsti per la gestione del finanziamento (Es. timbri, posta certificata…)

D) Altre spese

  • Fideiussione
  • pubblicità (spese di promozione, pubblicità e comunicazione);

 
Spese rendicontate con le regole F.E.S.R. in conformità con il Regolamento (CE) 1083/2006 art. 34(2), il Regolamento (CE) 1080/2006 e del D.P.R. 196/2008.
Le spese ammissibili sono le seguenti:

  • spese ampliamento, ammodernamento comprese le ristrutturazione dei locali;
  • spese per acquisto,noleggio, affitto, leasing di:

a) impianti, macchinari, attrezzature, mezzi utilizzabili esclusivamente per la movimentazione interna di prodotti (con esclusione di autoveicoli);
b) mobili, arredi e biancheria specialistica;
c) altri mobili e macchine d’ufficio;
d) dell’impresa;

  • spese per acquisto di diritti di brevetto e licenze d’uso;
  • spese relative all’ammortamento, per il periodo del progetto, di autoveicoli e autocaravan, ciclomotori e motocicli acquistati e destinati ad essere utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell'attività propria dell’impresa con riferimento alla normativa comunitaria e nazionale di riferimento, in particolare le norme di buona e sana gestione finanziaria e la normativa fiscale;

Potranno essere rendicontate spese ricadenti nelle voci sopra indicate per un importo complessivo non inferiore al 70% calcolato sul totale del contributo richiesto. Per le imprese dei settori del commercio al dettaglio, nei servizi di alloggio, ristorazione, assicurativi, professionali ecc. (codici ateco 2007 da 47.1 a 47.7, codice ateco 2007 da 56 a 96), qualora la natura specifica dell’attività giustifichi un maggior fabbisogno, debitamente motivato nel business plan, di spese di natura corrente ricadenti nella quota F.S.E. (ad esempio consulenze, affitti e altri), la soglia su indicata del 70% potrà essere abbassata fino ad un valore che non potrà comunque essere inferiore al 40%.
 
Entità del contributo
il contributo massimo ammissibile varia in relazione al numero dei soggetti richiedenti:
a) € 30.000,00 nel caso di singolo richiedente,
b) € 55.000,00 nel caso di due richiedenti,
c) € 75.000,00 nel caso di impresa composta da minimo 3 richiedenti.
 
Presentazione delle Domande
Le richieste dovranno essere presentate, a pena di esclusione, a BIC Lazio per mezzo della modulistica predisposta dalla Regione Lazio per il presente Avviso; BIC Lazio riceve le domande ed effettua sulle stesse la valutazione formale di ammissibilità, come specificato all’articolo successivo, prima di trasmettere tutta la documentazione alla Regione Lazio per l’espletamento delle valutazioni di merito. L’invio dovrà contenere:
1. Domanda di finanziamento
2. Accettazione dello schema di convenzione
3. Dichiarazioni
4. Business plan  redatto secondo il modello pubblicato sul
sito http://www.portalavoro.regione.lazio.it della Regione Lazio e sul sito di BIC Lazio http://www.biclazio.it
L’invio dovrà avvenire mediante posta elettrica certificata all’indirizzo generazionelavoro2@pec.biclazio.it
L’indirizzo di posta certificata del mittente dovrà appartenere esclusivamente al soggetto referente del progetto, pena l’inammissibilità della domanda di finanziamento (non sono ammesse deleghe).
Le richieste di contributo potranno essere presentate a partire dal giorno successivo alla pubblicazione dell’avviso sul portale della Regione Lazio http://www.portalavoro.regione.lazio.it; le domande dovranno pervenire all’indirizzo di posta elettronica sopra indicato entro le ore 18.00 del 13 gennaio 2013.


Informazioni
http://www.biclazio.it
http://www.portalavoro.regione.lazio.it
numero verde 800.280.320.


 
ALLEGATI:

Fac-simile business plan sezioni A-B-C-D

27/12/2012
Al: 
03/02/2013